CODICE DI AUTODISCIPLINA DI IMPRESE RESPONSABILI

CODICE DI AUTODISCIPLINA DI IMPRESE RESPONSABILI

E.B.C.E aderisce al Codice di Autodisciplina di Imprese Responsabili in favore della maternità lanciato dal Ministero per la famiglia, la natalità e le pari opportunità.
L'annuncio è stato fatto nella giornata del 7 novembre 2023 alla presenza della Ministra Eugenia Roccella e dalla Ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone, nel corso dell'evento "La Maternità (non) è un'impresa", tenutosi a Roma presso la sala del Tempio di Adriano.
All'evento ha partecipato Giancarlo Badalin, Vicepresidente di E.B.C.E., Ente che da anni incentiva la presenza e la permanenza delle madri nel mondo del lavoro attraverso le buone pratiche in atto nel welfare bilaterale e aziendale.

Il Codice di Autodisciplina nasce come uno strumento non vincolante, proposto alla libera determinazione delle imprese per sostenere la maternità, che si affianca a misure per favorire l’ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, in modo da incentivare la conciliazione tra famiglia e lavoro.

Le principali raccomandazioni contenute nel Codice sono quelle di favorire la carriera delle madri con il potenziamento di prevenzione e cura dei bisogni della salute e un progressivo adattamento agli orari e alle modalità di lavoro, di modo che siano facilmente conciliabili con gli impegni della maternità. E ancora flessibilità di orario, lavoro agile e copertura delle spese per la cura e l’educazione dei figli.

«L’epoca che stiamo attraversando - evidenzia il Vicepresidente Badalin- e i segnali sempre più allarmanti di un calo demografico dovuto anche alla difficoltà per le donne di gestire serenamente maternità, esigenze personali e percorso professionale, impongono un impegno solidale, fattivo e congiunto sempre più forte tra istituzioni, corpi intermedi e imprese. Lo sviluppo di soluzioni collettive in favore della maternità, tramite gli enti bilaterali e i fondi sanitari, rappresenta una possibilità reale di sostenere le donne lavoratrici soprattutto nelle piccole e medie imprese. Siamo consapevoli del ruolo che possiamo svolgere in questa sfida cruciale che non può essere sottovalutata, rimandata o trascurata da nessuno».

 

 

 

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